rivendico l’amore dato a cazzo* e ogni tuo ossicino della mano l’ortografia sbagliata e l’imbarazzo. il non sapere bene cosa fare: parolacce per rompere il ghiaccio? un pranzo? un pacco? un messaggino? ti sento remoto. cuoricino. lontano e vicino. un terremoto di troppe cose di cui non sai parlare. un calamaro disastrato in mezzo al […]
Archivi dell'autore:Francesca Genti
è bello innamorarsi di un poeta?
molto più bello è farlo innamorare,provaci tu e lo vedrai sbocciare:da mesto anacoreta di sintassia atleta del fare e del baciare. non spaventarti se colto da epistassi,si leva la casacca intellettuale,ti salta addosso peggio di una bestiaesposta a un baraccone medioevale. questa è la prassi:questa è la scissione: tra testa e terra, metrica e metrò, […]
E LA PARCA TORNÒ SOLA
tu senza macchia io senza paura insieme siamo il cavaliere inesistente.
nota biografica
mi piace la parola primitiva concreta sonora lineare che arriva diretta dall’infanzia dalla testa del poeta provenzale. delle cose mi piace il cominciare (sono da sabato del villaggio) non sono una poeta intellettuale festeggio il ferragosto e il natale il 25 aprile e il primo maggio. se una cosa mi piace io la faccio e […]
elaborazione del lutto
eclissarsi con energia,masturbarsi con nostalgia. dirsi addio dall’astronave,lucchettare le serrande del virtuale.
adriano
mi è sempre piaciuto stare al telefono e dare una mano a quelli che erano tristi tristi cani piccoli in una pozzanghera topi nelle botole caramelle non scelte reduci in tuta sulle panchine persi nelle parole delle costellazioni la domenica pomeriggio nella ghiaia mi è sempre piaciuto ascoltare il suono della voce che non recita […]
la tripartizione dell’umanità secondo mia zia
gli stronzi, gli idioti, i noiosissimi.
istruzioni per quando una poesia non ti viene
telegrafare euterpe urgentemente farsi già trovare a testa in giù dirle di scuoterci violentemente: cadranno dal cervello A E I O U cavare le dentali e le labiali montarle a verso fermo manualmente aggiungere un po’ di gutturali segnare tutto tornare verticali.
la ballata delle vecchie amiche
le vecchie amiche le ritrovi al bar frivole licantrope allo specchio cercare di stanare un vecchio sogno con la punta arrugginita di un bastone. tra le braccia un bimbo e una bottiglia. ti vedono e sbattono le ciglia anche tu qui? chardonnay e minias! e accennano un abbraccio rallentato alzando il calice, ma il polso […]
le mamme delle poete
le mamme delle poete si siedono sul divano, è tardo pomeriggio e aspettano le figlie. le vedo dalla cima di una stella; accendersi una sigaretta, farsi un bicchiere, incrociare e scrociare le gambe, girare gli anelli, mangiarsi le unghie. le mamme delle poete sono inquiete, è tardo pomeriggio e aspettano le bimbe, poete appunto, non […]